DAS ZWISCHEN TAG UND NACHT

L’uomo è “Das Zwischen-Tag-und-Nacht”, come ha scritto Fink; è un essere che sta tra la notte ed il giorno. Egli, come ci ha ricordato anche Rilke, abita entrambi i regni: quello della vita e quello della morte. All’interno del pensiero moderno, che ha scoperto la proliferazione infinita degli orizzonti, questo ci appare come uno dei sentieri percorribili. La consapevolezza di trovarsi in uno spazio in cui tutti gli orizzonti sono possibili e quindi dove nessuno lo è veramente, ci porta ad essere sradicati nell’assenza di luogo; ci de-situa nell’atopia. Questo è il nuovo profilo di cui scrive Simone Weil, perché è proprio nell’atopia che si trova molta più realtà, che si ritrova l’orizzonte denso delle cose, l’orizzonte della frammistione e della mescolanza.

As Fink has written, man is “Das Zwischen-Tag-und-Nacht”: a being halfway between day and night. As Rilke has also reminded us, man inhabits both realms: that of life and that of death. For modern thought, which has discovered the infinite proliferation of horizons, this seems a path that can be followed. Knowing that we are in a space where all horizons are possible and, therefore, where none of them actually exist, leads us to be uprooted because we are homeless: we are uprooted by atopia. This is the new situation Simone Weil has written of just because in atopia there is to be found much more reality, a horizon packed with things, the horizon of blending and mixing.

L’animo umano è il luogo in cui si legano tutte le cose: è l’uno in cui abita anche il diverso. Il pensiero tragico eredita questa grande intuizione di Eraclito e diventerà quel pensiero che più di altri ha saputo comprendere in un tentativo di forma quelle istanze contraddittorie che abitano il mondo. È questo il luogo che sembra andare oltre ogni ragione e, soprattutto, oltre la ragione filosofica, vale a dire a quella forma che il pensiero ha storicamente assunto e legittimato come l’unica possibile per il nostro rapporto con il mondo.

Si tratta di una via laterale, che ci porta oltre la ricerca di un logos in grado di definire la realtà solo in relazione al principio dell’armonia. Questo è un tentativo dialettico, che dissolve le forme abituali del pensiero, per creare nuove configurazioni della realtà.

The human soul is where all things are linked: it is where even diversity dwells. Tragic thought was the heir to this great idea of Heraclitus and this idea was, more than others, able to comprehend, even in a tentative way, the contradictions that are part of the world. This seems to go far further than any other reasoning, even philosophical reasoning: in other words, the form that thought has historically assumed and legitimated as the only one possible for our relationship with the world. We are dealing with a side road that leads us beyond the search for a logos that can define reality only with regard to the principle of harmony. This is a dialectic attempt to annul usual forms in order to create new configurations of reality.